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Gli animali non devono essere maltrattati ma amati e protetti. Dal 2004 c’è una nuova legge - la n.189 del 20 luglio 2004 - che lo stabilisce e che punisce i trasgressori per tutelare gli animali da altri individui del regno animale: gli uomini!
La nostra associazione intende lavorare per far crescere la coscienza, la cultura nel rispetto di ogni forma di vita; oggi troppo spesso prevale l’idea che l’animale sia semplicemente un giocattolo, un pezzo del giardino, una fonte di cibo o una macchina da lavoro. Dobbiamo ribaltare la cultura antropocentrica derivante dalla religione cristiana e mettere sullo stesso piano tutte le specie di animali con la specie animale che si è autodefinita “sapiens”.


 

L’etologia ci spiega come qualsiasi essere vivente, dalla farfalla alla balena, possiede capacità intellettive, sensibilità, affettività.
Tutti fanno parte della diversità del nostro pianeta, la Biodiversità!
Sempre più spesso ci accorgiamo dell’importanza e della dipendenza tra i vari esseri viventi quindi dobbiamo rispettare, tutelare e conservare questa varietà di specie unica nell’universo.

 

 

 

Per loro occorre:

Cani:


• l’iscrizione all’anagrafe canina, mediante microchip, inserito sotto la cute dal veterinario (per contrastare l’abbandono e favorire il ritrovamento);
• denuncia al Servizio Veterinario dell’ASL dell’eventuale cessione, scomparsa o morte;
• l’asporto degli escrementi nelle aree pedonali e nelle aree verdi pubbliche o aperte al pubblico (ricordaTi che l’educazione e la civiltà sono indispensabili anche per non creare avversione verso
l’animale);
• la museruola e/o guinzaglio nei luoghi pubblici (con particolare riguardo se appartenente alle specie considerate pericolose).

 


Gatti:


• È opportuna una medaglietta o simile con il tuo recapito, anche per i gatti se abituati
a girovagare.
• il regolamento assembleare dei condomini non può vietare il possesso di animali: è il regolamento contrattuale, che si acquisisce con l’acquisto della casa, che può limitare il possesso di animali ma può comunque essere modificato se tutti i proprietari concordano nel farlo.

 


Animali esotici:


assolutamente no quelli senza la prescritta documentazione: il traffico clandestino mondiale è dannoso pari al bracconaggio! Cerchiamo insieme di scoraggiare questa moda, che causa sofferenza ad animali costretti in un ambiente e da un clima ben diverso dal loro. Il commercio di esotici alimenta la distruzione di preziosi habitat e il conseguente rischio di estinzione per varie specie animali.
Cerca, in ogni caso, di sciegliere un animale non solo per la sua bellezza o perché di moda: valuta che abbia un temperamento adatto al Tuo stile di vita, alla Tua casa, all’eventuale presenza
di bambini e/o altri animali.
Rifiuta di ricevere in regalo piccoli esseri che al momento sono bellissimi (ad esempio pulcini), ma la cui presenza successivamente può rivelarsi alquanto problematica. Gli animali non vanno regalati se non si è assolutamente sicuri che il dono sia ben accetto (non solo momentaneamente) e che ci sia la consapevolezza dell’impegno che ne deriva.

 


Viaggi:


sempre più attività ricettive e spiagge accettano gli animali: una vacanza o uno spostamento con loro è possibile se si programma per tempo. Cerca in ogni caso di essere rispettoso degli altri ospiti. Se proprio non ti è possibile, trova una soluzione migliore: una persona conosciuta a cui gli animali sono affezionati, qualche amico o qualche vicino.
Ricordati che esistono anche apposite pensioni per animali; attenzione però che non tutte danno garanzie e che i nostri animali separati dai loro amici, soffrono molto!

 


Vaccinazioni:


Porta con Te il libretto sanitario, con le indicazioni delle eventuali vaccinazioni obbligatorie.
Per l’estero serve anche un certificato di “buona salute” rilasciato dall’ASL o da un veterinario autorizzato, che naturalmente potranno darTi tutte le informazioni necessarie.
Dal 1° ottobre 2004 è entrato in vigore uno speciale passaporto, con le informazioni sulle vaccinazioni e sullo stato di salute, per gli spostamenti degli animali da compagnia tra gli Stati dell’Unione europea; chiedi informazioni al Tuo veterinario di fiducia.

 

 

 


... se parti con loro ....

 


Macchina:


Si può trasportare un solo animale libero,in modo però che non costituisca impedimento o pericolo alla guida. Se si devono trasportare più animali è obbligatorio che siano rinchiusi in apposite gabbie o nel vano posteriore del veicolo, isolato dal posto di guida tramite una rete divisoria. È vietato trasportare animali chiusi nei cofani e/o nei portabagagli delle autovetture o in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenze. È vietato lasciarli chiusi in veicoli o rimorchi sotto il sole e in particolari avverse condizioni meteorologiche.


Treno:

 

i piccoli animali trasportati in contenitori non superiori a cm 32x32x50, da sistemare negli appositi spazi, viaggiano gratuitamente. I cani piccoli possono viaggiare tenuti in grembo con un biglietto a tariffa ordinaria di 2^ cl. scontata del 50%. I cani guida per non vedenti sono ammessi
gratuitamente. Per essere aggiornati su eventuali modifiche al regolamento e per maggiori informazioni è consigliabile contattare le Ferrovie dello Stato www.trenitalia.com


Aereo:


Esistono regolamenti diversi a seconda della compagnia aerea. Generalmente se l’animale (più il trasportino) non supera i 10 Kg puoi portarlo con te in cabina. Altrimenti dovrà viaggiare nella stiva pressurizzata, che può però comportare problemi.


Nave:


Anche qui dipende dai regolamenti delle varie compagnie. Non lasciare comunque mai l’animale in macchina: nelle stive la temperatura può salire a livelli insopportabili.


Cosa fare se ...

 


Trovi un animale abbandonato ...


Prima di tutto è importante verificare se davvero l’animale è abbandonato: spesso un errore di valutazione porta a confusioni e problemi (il microchip è utilissimo anche per questo: puoi recarti subito da un veterinario vicino per verificare). Se è veramente abbandonato avverti subito il
113 (Soccorso Pubblico della Polizia),il Servizio Veterinario dell’ASL, la Polizia Municipale o i rifugi: se è un animale smarrito spesso chi lo perde chiama questi luoghi.
L’esperienza può essere traumatica per l’animale: se puoi, tienilo con Te con cura collaborando per la ricerca del suo detentore e, se vana, per l’adozione. Utili inoltre sono le inserzioni (gratuite) sui quotidiani e le foto con informazioni presso negozi,uffici e ambulatori.
I piccoli volatili di alcune specie possono essere ai primi tentativi di volo coi genitori che vigilano nei pressi e NON vanno recuperati; uccelli a terra in aree ad alto traffico vanno messi al sicuro (su un ramo, su un balcone o un rialzo). Solo gli uccelli feriti vanno recuperati (ponili in un contenitore tipo scatola di cartone forata, all’ombra e al buio), chiamando immediatamente
il Centro di accoglienza, ad esempio il Centro Cicogne di Racconigi, o altri incaricati della Provincia, a cui va fatta una precisa descrizione dell’animale e del luogo di ritrovamento.

 


Trovi un animale ferito ...

Devi avere prudenza perché può avere, per il dolore e la paura, delle reazioni incontrollate. Valuta subito se è grave o no: in caso di urgenza contatta un veterinario vicino o il Servizio dell’ASL.
Incontri chi fa accattonaggio con gli animali Si tratta a volte di animali rubati o vittime anch’essi di un vero e proprio racket, tenuti in condizioni non idonee e senza un futuro certo. Avverti le Forze dell’ordine o chiedi consiglio alle associazioni. In attesa di una specifica norma che vieti anche nel Comune l’accattonaggio con gli animali, non dobbiamo perpetuare questo tipo di sfruttamento (di umani e animali) basato sul pietismo.
Avere un animale richiede grande amore ma anche grande responsabilità Un animale può essere un compagno di vita intelligente, sensibile, divertente…
Avere un animale, quindi avere cura di un animale, può essere un’esperienza unica, di arricchimento reciproco. Pensa a loro prima di acquistare un animale di razza (non sono migliori, né più belli!); le razze vengono generalmente selezionate dall’uomo per le proprie esigenze e molti problemi di questi animali, comportamentali e patologici, nascono da questa artificiosità.
Se non ti abbiamo convinto e ritieni comunque di acquistarlo, rivolgiti solo a quegli allevamenti e a quei negozi autorizzati, che rispettano il benessere degli animali e che ti assicurano tutta la documentazione sanitaria indispensabile. Evita assolutamente le cosiddette fiere del cucciolo (non vanno sostenute!): spesso gli animali sono importati illegalmente, non sono in regola con le vaccinazioni e le profilassi, sono tenuti in condizioni non adeguate, non c’è garanzia per il futuro dei piccoli invenduti.
Prima di adottarne uno, assicurati di conoscere e di poter soddisfare con continuità le esigenze fondamentali della specie e razza a cui appartiene: spazi adeguati e igienici non isolati,
idonei ripari se all’esterno, pasti soddisfacenti, corretta igiene, controlli e cure sanitarie anche di
prevenzione.
Se scegli di adottare un animale abbandonato, pensa alla possibilità,soprattutto se anche tu non sei più giovane, di prendere non un cucciolo (che richiede molte più attenzioni continue e che ha più possibilità di essere adottato) ma un adulto che porta con sé una storia di sofferenza.
Pensa anche all’eventualità di adottarne due! Si fanno compagnia quando devi lasciarli soli, sviluppano meglio la loro intelligenza, ed è così bello vederli giocare e dormire insieme!
Rispetta i suoi bisogni, anche quelli di affetto, compagnia e movimento nonché gli obblighi normativi.


LA NORMATIVA

 

 


La legge del 20 /7/2004 n°189 vieta:


• maltrattamenti, lesioni, sevizie, fatiche e lavori insopportabili. Chi contravviene è punito con la reclusione o con una multa. La stessa pena si applica a chi sottopone gli animali a trattamenti che procurano un danno alla loro salute;
• abbandono, anch'esso punito con l'arresto e con la multa;
• combattimenti o competizioni tra animali non autorizzate; sono puniti con reclusione e multa;
• spettacoli e manifestazioni che comportino sevizie e strazio per gli animali. Un'aggravante è l'uso di animali per competizioni e scommesse clandestine che portino alla morte dell'animale;
• commercializzare le pelliccie di gatti e cani.


E' sempre vietata l'importazione non autorizzata di specie esotiche.

 


La Regione Piemonte dispone che:
• gli animali da cortile debbano disporre di un ricovero coibentato ed impermeabile tale da proteggere l'animale da condizioni climatiche avverse (caldo-freddo, pioggia, neve);
• i cani possono esser tenuti alla catena solo se all'animale si quotidianamente garantito muoversi libero, con catena mobile, con anello agganciato ad una fune che permetta almeno cinque metri di scorrimento;
• recinti e box di almeno otto metri quadrati con accesso verso l'esterno ed apertura per garantire ricambio d'aria ed adeguata illuminazione. Lo spazio occupato dagli animali da affezione deve essere curato e pulito in modo da garantire ottimali condizioni igieniche;
• agli animali dev'essere garantita acqua a sufficienza e nutrimento quotidiano in quantità e qualità tali da garantire le condizioni fisiologiche dell'animale. Garantire ad ogni specie e per ogni età una dieta corretta e diversificata.

 

 

 


Circo: lo sai che per il tuo divertimento gli animali soffrono?

 


La realtà dei circhi è quella di un luogo in cui gli animali vivono costretti in strutture non idonee a garantire un minimo di mobilità, un idoneo clima ed un’alimentazione costante. L’impatto estremamente diseducativo degli spettacoli con animali soprattutto sui giovanissimi deve convincere a limitare al massimo le iniziative didattiche delle scuole dedicate alle attività circensi con animali in quanto non portano alla vera conoscenza degli animali ma alla vita segnata dalla prigionia.
Gli spettacoli del circo con animali si basano infatti sullo sfruttamento e sulla sofferenza.
Tigri, leoni, foche, cavalli, animali domestici e molti altri sono privati della libertà, costretti a perdere ogni istinto naturale e sottoposti ad addestramenti durissimi. Ma la sofferenza degli animali non si limita ai periodi di addestramento, anche il trasporto e la stabulazione sono  momenti di grande disagio. Durante i viaggi gli animali devono assumere posizioni innaturali: le giraffe sono forzate a tenere il collo contratto, gli elefanti, i grandi felini e tutti gli altri sono costretti per lunghe ore in spazi limitatissimi. Quando il circo è attendato, la situazione non cambia: gli animali sono lasciati sui rimorchi o rinchiusi, in recinti precari e in spazi insufficienti.
Da un indagine condotta nel 1998 dalla Commissione scientifica del CITES del Ministero dell’Ambiente è infatti emerso come nessun circo e nessuna mostra faunistica viaggiante italiana fossero idonei alla detenzione di rettili, elefanti e felini perché non risultavano in possesso dei requisiti per la corretta sopravvivenza degli animali e per la salvaguardia della salute e dell’incolumità pubbliche.
La ricerca ha ampiamente dimostrato come gli animali abbiano capacità di sofferenza - sia
fisica che psicologica - e di come la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica sia
ormai consapevole di ciò. Già nel 1984 il 52% dei cittadini italiani si era dichiarato a favore
di un circo senza animali. In questi anni la sensibilità del Paese è cresciuta, ormai solo pochi
sono disposti ad accettare spettacoli gravemente lesivi della dignità e dei diritti di specie
selvatiche e domestiche. Questi spettacoli oltre a non promuovere un corretto rapporto tra l’uomo e gli altri animali, possono costituire modelli di apprendimento sociale pericolosi e plasmare il rapporto dei bambini sia nei confronti degli animali che con le persone.
Assistendo a eventi in cui si mostrano animali piegati alle esigenze dell’uomo i ragazzi possono giungere alla conclusione che la sopraffazione del più forte nei confronti del più debole sia un comportamento accettabile e lecito. La scuola riveste un ruolo di estrema responsabilità nei
confronti dell’educazione delle nuove generazioni, è dunque indispensabile che dalle attività didattiche siano esclusi eventi che mostrano gli animali obbligati a compiere comportamenti innaturali.


W IL CIRCO, MA SENZA ANIMALI!!!

 



VIVISEZIONE

E’ certo che il campo in cui i vivisettori dimostrano più chiaramente la loro schizofrenia è proprio quello delle ricerche sulla mente umana.
In questo caso, infatti, gli animali sono considerati un valido modello sperimentale proprio per la psiche, riconoscendo così nei fatti, che anche loro sono dotati di emozioni, come la gioia, il piacere, il dolore, la paura o la rabbia. Non a caso nelle ricerche in campo psicologico o psichiatrico le specie più utilizzate sono proprio quelle più evolute, come i primati non umani, i cani e i gatti.
Quindi i vivisettori riconoscono, anche a livello psichico una vicinanza tra esseri umani e animali, ma al tempo stesso impongono a questi ultimi trattamenti da veri sadici. Elettrodi impiantati nel cervello, somministrazione di scariche elettriche, deprivazione sensoriale attraverso
il confinamento anche per lunghi periodi in stanze buie e insonorizzate, deprivazione affettiva delle piccole scimmie che vengono tolte alle madri e lasciate sole con la loro disperazione.
Questi sono solo alcuni dei trattamenti che i vivisettori riservano agli animali nella illusione, alla quale nemmeno un bambino potrebbe credere, di scoprire il funzionamento normale e patologico del nostro cervello.
Ma non è tutto; nel tentativo di comprendere patologie umane quali la schizofrenia, la depressione o le nevrosi, si somministrano ad ogni specie animale sostanze in grado di modificare i loro comportamenti come, ad esempio, anfetamine, allucinogeni e molte altre. Oppure sidistruggono meccanicamente parti del cervello degli animali.
Eppure ogni psichiatra sa benissimo che le malattie mentali non derivano da un danno cerebrale o dall’assunzione di sostanze come gli stupefacenti.
Si studiano negli animali i disturbi traumatici che negli esseri umani sono provocati dalla guerra, dalle catastrofi naturali, dai rapimenti, dalle violenze fisiche e sessuali.
Si affamano gli animali per studiare le conseguenze psichiche del digiuno. Cosa penserebbero tanti bambini che nel mondo ogni giorno muoiono di fame, se sapessero che negli opulenti stati
occidentali, ricercatori di pochi scrupoli vengono lautamente finanziati per compiere esperimenti tanto crudeli quanto inutili?
Recentemente però si stanno levando, sempre più frequentemente, voci critiche nei confronti
dell’impiego degli animali per ricerche sulle patologie psichiche: una psichiatra americana, considerata uno dei massimi esperti al mondo su queste patologie afferma “Un aspetto fondamentale del problema è rappresentato dalla mancanza di modelli animali.
Molti sintomi si verificano solamente negli esseri umani, almeno ad un livello elevato di sviluppo.
Poiché solo gli esseri umani sono dotati di linguaggio, non è possibile avere modelli animali per il
disturbo del pensiero formale. Analogamente, anche per le allucinazioni uditive, che di solito comportano un contenuto verbale, non esistono modelli. Anche i modelli animali utilizzati dalle case farmaceutiche per testare l’efficacia terapeutica degli antipsicotici non sono validi”.
Lo stesso discorso vale anche per le ricerche sulla depressione. “è evidente, a questo punto, l’inadeguatezza dei modelli sperimentali animali, soprattutto nel caso dell’animale allevato per la sperimentazione, che vive in un ambiente molto povero di stimoli, senza esercitare quelle attività (ricerca del cibo, procreazione, dominio di un territorio) proprie dell’animale libero e quindi non sottoposto ad una pressione ambientale selettiva”.
Se quindi uniamo la violenza e la crudeltà della maggior parte degli esperimenti riguardanti la mente umana condotti sugli animali, con l’artificiosità e l’assoluta non rispondenza rispetto alla realtà clinica, non possiamo non rimanere sconcertati.
E allora agli sperimentatori e vivisettori di animali nei loro squallidi laboratori è ora di dire basta!
Il volontariato fa bene agli altri ma anche a Te: mantiene in esercizio la Tua generosità e capacità d’affetto, favorendo la socializzazione.
Anche in questo campo c’è tanto bisogno di aiuto, nei tempi e nelle forme che ritieni più adatte. I rifugi hanno estrema necessità di collaborazione!
Scegli l’associazione che senti più in sintonia con Te e partecipa alle sue attività.
Cerca comunque di ridurre la sofferenza oltre che degli umani anche degli animali prestando un’attenzione consapevole ai Tuoi consumi (alimentazione, abbigliamento, cosmetici, divertimenti…).

 

 


 

...diventa anche tu volontario...

L.I.V.D.A. e le tante altre associazioni italiane ogni anno raccolgono dai loro 2 milioni di associati risorse economiche e volontariato per proteggere, tutelare e curare il patrimonio naturale nonchè le specie animali domestiche o selvatiche del nostro paese.
Queste associazioni spesso operano in sostituzione di molte amministrazioni pubbliche insensibili o colluse con speculatori, inquinatori ed organizzazioni malavitose dedite allo scempio del territorio mediante la cementificazione, l’abbandono di rifiuti, la distruzione di habitat naturali, la caccia illegale.

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